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Materiali NaturaliLa lana e le sue proprietà
lana di pecora nera di Arbus

La lana e le sue proprietà

La pura lana vergine racchiude in se un prezioso tesoro di benefici. Il suo utilizzo è davvero molteplice,  e le sue proprietà la rendono un valido sostituto dei farmaci in numerose situazioni terapeutiche, questo  grazie alla presenza di una particolare sostanza presente al suo interno chiamata lanolina.

Le varie tipologie di lana

Il potere terapeutico della lana di pecora è pressoché unico tra i tanti tipi di lana presenti. La  lana vergine è una  lana ovina non trattata chimicamente il cui tessuto è esclusivamente e totalmente ricavato dalla tosatura annuale delle pecore, quindi non è un prodotto rigenerato attraverso lavorazioni industriali.

Un po’ di storia

Sin dai tempi remoti la lana è stata considerata una delle soluzioni più versatili nel risolvere molti problemi di vita quotidiana e salute. Era considerata protettiva in caso di ferite della pelle, un rimedio efficace per proteggere il corpo dal freddo o dall’ eccessiva umidità, ma anche per salvaguardare il corpo dal caldo eccessivo. E questo perché la pura lana  vergine  è una vero e proprio isolante termico naturale capace di proteggerci da varie condizione atmosferiche.

Proprietà e benefici della lana

La lana di pecora è composta da circa l’80% di aria. Per tale motivo le fibre che la compongono si trovano in costante movimento, tale da determinare una sorta di massaggio continuo e delicato che apporta sollievo e benessere immediato.

Anche se la parola lana  può farci pensare a qualcosa si caldo ed opprimente, essa è in grado di apportare il corretto benessere al corpo in quanto permette alla pelle di poter respirare in modo corretto senza andare in contro ad eccessiva sudorazione.
Questa speciale qualità deriva dalla sua capacità elevata di reazione all’ umidità: infatti la lana è in grado di assimilarla e assorbila senza diventare umida per tornare nella sua condizione naturale una volta messa in ambienti più asciutti.

La sensazione di pace e benessere è legata alle sue elevate proprietà termiche le quali mettono in moto un meccanismo che riattiva il nostro corpo. Là dove ci troviamo in presenza di dolori reumatici, mal di schiena, dolori alle articolazioni, dolori cervicali ed emicranie interviene la lana di pecora con il suo elevato potere auto medicante che agisce in profondità arrecando subito una sensazione di benessere . Questa capacità curativa è legata alla presenza del grasso della lana, simile a quello umano. Questo fa sì che la lana di pecora sia un eccellente mezzo per disintossicare il corpo e depurarlo.

Il segreto della lana: la Lanolina

Si tratta di una speciale sostanze cerosa ricavata dal grasso della lana che deriva dalla secrezione delle  ghiandole sebacee (appunto il grasso).  Al tatto si presenta  morbida e un pò untuosa . La cosa più importate è che la lanolina è largamente impiegata in ambito medico per la preparazione di pomate lenitive atte al trattamento di reumatismi, dolori articolari, cervicali ma non solo. E’ presente anche nei prodotti usati alla cura del corpo.

La lana della Pecora Nera di Arbus

Il nome della pecora nera di Arbus deriva dal paese omonimo, situato nella parte sud-occidentale della Sardegna. Il mantello è di colore nero e può assumere sfumature grigio piombo. La lana è di tipo grossolano aperto, con bioccoli appuntiti.

Il mantello naturale è fatto di una lana che, grezza o sapientemente lavorata, sta trovando applicazione in diversi campi: dalla fibra ai tessuti, dalla cosmesi al benessere. Questo è uno dei motivi per cui gran parte dei prodotti Ovis Nigra utilizza questo tipo di lana.

La produzione tradizionale a cui era vocata questa razza era quella di lana – utilizzata per gli abiti tradizionali sardi – ma anche la produzione di latte e carne sono sempre state di qualità. Con la sarda bianca, quella della pecora nera di Arbus è l’unica razza autoctona sarda. Sulla sua origine non ci sono notizie certe: probabilmente si tratta di una selezione molto antica. Oggi le differenze con la bianca sarda sono evidenti, vista anche la selezione fatta negli ultimi decenni su quest’ultima. La nera di Arbus è stata progressivamente abbandonata negli anni ’70 sulla spinta della ricerca di maggiore produttività e resa per la produzione di latte che ha portato alla progressiva sostituzione con la sarda bianca. La popolazione era quasi estinta, nel 2006 se ne contavano ormai solo 500 esemplari: in pochi anni i numeri sono leggermente aumentati anche se rimangono ancora esigui. E’ stata avviata recentemente un’attività di censimento e studio da parte dell’Istituto Zootecnico Caseario della Sardegna. Oggi se ne contano circa 4.000 capi con una concentrazione nella zona di Arbus e nella parte sud-occidentale della Sardegna. Il rischio di estinzione è tuttora reale: senza la valorizzazione dei prodotti ottenuti da questa razza si rischia che il numero accresciuto di capi registrato grazie a programmi regionali specifici diminuisca nuovamente nel giro di pochi anni.

FOTO: di Pietrina Atzori

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