L’alloro, una pianta curativa e mitologica
L’alloro è un albero sempreverde tipico delle località che si affacciano sul Mediterraneo, molto diffuso dunque anche in Sardegna. Cresce spontaneo in macchie e boschetti lungo le coste, ma viene coltivato anche nei giardini e negli orti come alberello o arbusto. Allo stato spontaneo l’alloro può raggiungere anche i 10 metri di altezza, ma spesso, soprattutto nei giardini, viene potato come siepe ornamentale.
Le foglie dell’alloro sono ovali, coriacee e lisce, i fiori sono piccoli e di colore giallo pallido e il frutto è una piccola drupa di colore nero; l’alloro è una pianta rustica e resistente e sopporta anche climi piuttosto diversi tra loro, motivo per cui lo si può trovare anche nelle regioni del nord.
La coltivazione è piuttosto semplice: l’alloro è una pianta che si adatta bene a tutti i tipi di terreno e la sua moltiplicazione avviene facilmente grazie alla diffusione del seme ad opera degli uccelli, che si cibano dei suoi frutti.
Benefici dell’alloro
L’Alloro è una pianta nota soprattutto come pianta aromatica da usare in cucina per insaporire le carni, ma questo bel sempreverde vanta anche notevoli proprietà salutari.
Le foglie di alloro sono ricche di principi attivi, tra cui eugenolo e limonene dalle proprietà antisettiche, antiossidanti e digestive, sali minerali (potassio, rame, calcio, manganese, ferro, selenio, zinco e magnesio) e vitamine, in particolare acido folico, provitamina A benefica per la salute di occhi, pelle e mucose e vitamine del gruppo B, utili per il sistema nervoso, la pelle e il metabolismo. Inoltre contiene vitamina C, potente antiossidante, antinfiammatorio e disinfettante naturale, capace di stimolare il sistema immunitario e contrastare le infiammazioni e le degenerazioni cellulari.
L’olio essenziale di alloro
Le foglie e i frutti infatti sono ricchi di un olio essenziale costituito da composti chimici come cineolo, geraniolo, eucaliptolo e pinene; in particolare, dalle foglie si estrae dall’1 al 3% di olio essenziale, mentre nelle bacche possiamo trovarne fino a un 10%.
E’ proprio l’olio essenziale a conferire all’alloro tutte quelle proprietà che lo rendono apprezzato anche in ambito fitoterapico:
- Proprietà digestive e carminative. L’alloro aiuta la digestione, allevia le coliche e il gonfiore addominale e aiuta l’espulsione dei gas intestinali.
- Proprietà aperitive. L’alloro stimola l’appetito e prepara l’apparato gastrointestinale ad accogliere il cibo, facilitando la digestione.
- Proprietà espettorante. L’olio essenziale di alloro aiuta a fluidificare ed eliminare il catarro bronchiale, alleviando la tosse.
- Proprietà diaforetiche. L’alloro stimola la sudorazione, favorendo l’abbassamento della temperatura corporea in caso di febbre.
- Proprietà antinfiammatorie e astringenti. Eseguire massaggi con l’oleolito di alloro può essere utile ad alleviare i sintomi di reumatismi e artrite e facilitare la guarigione di traumi di varia natura.
- Proprietà repellenti. L’acido laurico contenuto nell’alloro allontana gli insetti e i parassiti.
L’alloro nella storia e nella mitologia
Il termine deriva dal latino Laurus, che significa “verdeggiante”, “sempreverde”. L’alloro è simbolo di gloria, trionfo, fama, onore e immortalità.
Attorno a questa pianta aleggiano tanti miti e leggende. Il significato simbolico dell’alloro risale all’antichità, in particolare all’epoca greco-romana, dove si usava intrecciare ramoscelli di alloro in corone da porre sul capo dei personaggi degni di stima, come riconoscimento di massimo onore e sapienza.
L’alloro compare anche nel mito di Dafne e Apollo. La storia del mito narra del dio Apollo che si innamora perdutamente della ninfa Dafne dopo che Cupido, per vendetta, lo colpisce con una delle sue frecce. Tuttavia Dafne, nel momento in cui Apollo le dichiara il suo amore, lo rifiuta scappando terrorizzata e chiedendo che fossero eliminate le motivazioni causa dell’innamoramento: è proprio a questo punto che Gea, la Dea-Terra, trasforma Dafne in una pianta di alloro. Apollo decide si continuare comunque ad omaggiare Dafne piantando un albero di alloro nel suo giardino e giurando di portare per sempre qualche ramoscello sul capo. Inoltre, secondo il mito, fu proprio Apollo a rendere l’alloro un albero sempreverde, in onore della sua amata Dafne.
Per via di questo mito, l’alloro era consacrato alla divinità Apollo, nonché al figlio di Apollo, Asclepio, dio della medicina: per secoli infatti l’alloro venne usato per curare molte malattie, tra cui la peste.
I miti e le leggende legati all’alloro non si fermano all’epoca greco-romana, ma arrivano fino a tempi più recenti. La tradizione popolare consiglia di mettere alcune foglie di alloro sotto il cuscino per poter vedere in sogno le cose che si sarebbero realizzate nel futuro.
Secondo molte credenze popolari, l’alloro è dotato anche di proprietà magiche: un tempo si pensava che la sua sola presenza in casa scacciasse gli spiriti maligni e rompesse ogni incantesimo; legato a questa tradizione è l’uso di appendere fronde di alloro all’interno delle case.